La mostra collettiva “EMERGENZA – visioni in affioramento, emersione, svelamento” ha avuto luogo presso i sotterranei della Rocca dei Boiardo a Scandiano (RE), uno spazio altamente suggestivo. Sei artisti sono stati chiamati per mettere in scena tutte le sfumature dell’emergenza, in un periodo storico molto pregno di avvenimenti (presenti, passati e futuri), come la primavera del 2022. L’evento, di grande portata, è stato promosso dal Comune di Scandiano e dalla Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con Grade Onlus.
In questa occasione ho realizzato i testi critici corrispondenti ai sei artisti in mostra: Federico Aprile, Lorenzo Criscuoli, Saro Di Bartolo, Giuliano Iori, Marisa Iotti e Donatella Violi. Di seguito sono riportati degli estratti.
FEDERICO APRILE
La poetica di Federico Aprile si basa sul dualismo tra “Mente e Corpo”. [...] L’opera creata e pensata per la mostra Emergenza fagocita queste poetiche e le restituisce comunicando con lo spazio d’esposizione: la Sala dell’Impiccato. Un luogo di morte e di torture, completo di un antico “pozzo a rasoio” ricoperto e murato. Qui l’installazione di Federico Aprile prende vita per dare voce a tutte le pene – passate e future – inflitte, con grandi tele dai supporti deformati, soggette alla gravità che ci attira verso il centro della Terra, facendoci cadere, o morire.
LORENZO CRISCUOLI
Storie, sogni e speranze: ecco cosa ci appare immediatamente quando guardiamo le opere di Lorenzo Criscuoli. In microcosmi, piccole persone e piccoli animali ci osservano stupiti, come burattini pronti a fare il proprio numero teatrale. Ognuno recita una parte, che rappresenta un momento della vita dell’artista, da idee brillanti ad attimi di sconforto, fino a bizzarre situazioni vissute o sognate. [...] Il disagio e l’inadeguatezza sono una componente costante del lavoro dell’artista, che ragiona e mette in scena moti interiori complessi ma universali.
SARO DI BARTOLO
Potente e incontaminata, forte, delicata, veloce, lenta, rumorosa, silenziosa: le foto di Saro Di Bartolo colgono le diverse sfumature della natura che ci circonda e ci sovrasta. [...] La visione infatti è altamente romantica e malinconica, capace di indagare la nostra interiorità e sensibilizzarci verso ciò che ci circonda. L’amore del fotografo per le diverse manifestazioni della natura, qui, è evidente, così come il rispetto che nutre per essa. Ma noi abbiamo davvero rispetto per questa Terra che ci accoglie?
GIULIANO IORI
[...] Personaggi fantastici, ironici e animali di ogni tipo compongono l’immaginario dello scultore, decorati da tonalità e colori sapientemente dosati. Questa caratteristica è evidente soprattutto nell’installazione per la mostra Emergenza: una folla di rospi uguali e incolore sta ascoltando e seguendo un capo/guru smaltato e luccicante.
MARISA IOTTI
Le opere di Marisa Iotti sono il flusso e il frutto di un’anima contemplatrice e attenta, che osserva il mondo silenziosamente. Ricordi, esperienze, vita agreste, famiglia e natura si intrecciano in arazzi e sculture che si modulano nel tempo, fino a diventare eterni non finiti, o meglio infiniti. Tramite materiali di riciclo, tecniche di tessitura non convenzionali e macramè, l’artista ricostruisce ciò che vede in natura in base alle proprie percezioni. Alberi, rami, foglie e semi sono simulati (e a volte inglobati) per creare vortici variopinti e forme armoniche. Armonia che l’artista riesce a ritrovare solo nel caos, fatto di connessioni ferite e poi rammendate con cura, che si traducono in composizioni vibranti ma bilanciate.
DONATELLA VIOLI
Emergenza nasce proprio da un’idea della pittrice che, da sempre attenta alle tematiche ambientali, ha deciso di intraprendere questo viaggio per sensibilizzarci verso la nostra cara Terra. Le sue opere subiscono così un’ulteriore degradazione, qui palese e potente, tangibile, per mostrare tutta la violenza che possiamo riservare alla natura. I colori vivaci lasciano posto all’oscurità, con catrame e plastica bruciata. Fondali marini si riempiono di petrolio, le foreste sono distrutte. Il passaggio dell’essere umano è qui documentato fino alla mossa fatale, senza più maschere.