Nel 2023 si sono svolte sette mostre personali anticipate da una mostra collettiva presso la Galleria “Angiolino Spallanzani” di Barco di Bibbiano (RE). Dal 18 marzo fino al 21 maggio le opere hanno dato vita alle due sale a disposizione, con due weekend dedicati a ogni artista (o a due artist* in concomitanza). Queste le mostre:
- CORPI – Claudio Galeotti
- I TESORI DEL FEMMINILE – Maria Cristina Bertucci
- L’INTIMITÀ DEL VOLTO – Daniela Castellari
- TOTEM – Veronica D’Onofrio
- BELLEZZA NELL’ARMONIA – Marcello Barozzi
- DALLA PELLE AL CUORE – Georgeta Fudulache
- FORME NELLO SPAZIO – Vilder Rosi
Corpi, I Tesori del Femminile, L’Intimità del Volto e Forme nello Spazio sono le personali che ho avuto il piacere di curare. Per queste ho realizzato sia i testi di presentazione alla collettiva, che i testi critici sulle opere in mostra, di cui riporto degli estratti.
CORPI – Claudio Galeotti
Busti e volti femminili, elementi naturali, forme in divenire. I CORPI di Claudio Galeotti sono diverse declinazioni della materia di cui siamo fatti. La sua ricerca artistica lo ha portato a sperimentare diversi mezzi espressivi, contaminati da parti del corpo come fossero un’ossessione. Sinuosi movimenti e torsioni, staticità di attimi brulicanti e vibranti, sono fermati nella terracotta e tra lenzuoli. Pulsioni carnali si susseguono in una danza rappresentativa ora erotica ora macabra. In realtà una visione cupa e orrorifica sarebbe infondata, perché tutto si riconduce a un piacere viscerale per la materia. Ma le viscere a volte fanno anche paura.
I TESORI DEL FEMMINILE – Maria Cristina Bertucci
Libertà, creatività, consapevolezza, forza, introspezione e tenacia sono solo alcune delle componenti dei “Tesori del Femminile”. L’immaginario è formato da ventidue sfumature e sfaccettature dell’animo umano, incarnate da donne ritratte e cristallizzate su tela.
La pittura è la prima manifestazione di questo progetto, che rappresenta un vero e proprio percorso spirituale compiuto in primo luogo dall’artista stessa.
[...] Portatrici di valori, caratteristiche ed emozioni, queste donne sono archetipi comuni a tutti noi. Nate da una gestualità pittorica, trovano in realtà posto anche in un formato diverso, ridotto e stampato, andando a comporre le Carte dei Tesori del Femminile.
L’INTIMITÀ DEL VOLTO – Daniela Castellari
Volti femminili come emozioni provate dall’artista. I visi di Daniela Castellari non sono reali, ma nascono da persone sconosciute, ricordi e frammenti fotografici che si uniscono a creare una nuova realtà. La pittura funge da catarsi per le sensazioni più malinconiche, dando vita a donne misteriose e fugaci. Alcune di loro ci guardano, ci scrutano senza lasciarci andare, mentre altre sono assopite o assorte tra i loro pensieri, in meditazione. Queste ultime si avvicinano maggiormente alla loro interiorità, e rappresentano l’anima che l’artista ha immaginato per loro. Le altre, indagatrici del mondo oltre la tela, riportano invece l’espressività colta dalla Castellari nelle persone incontrate per caso e nelle immagini dalle quali trae ispirazione.
FORME NELLO SPAZIO – Vilder Rosi
Sfere, architetture, attese e silenzi. L’evoluzione dei dipinti di Vilder Rosi è evidente e a tratti drastica: vasi fragili e trasparenti hanno lasciato il posto a un’architettura brutalista.
Il vetro cambia forma, fino a diventare cemento e acciaio in una danza di geometrie immerse nello spazio pittorico.
In origine c’erano i vasi, protagonisti assoluti della composizione: ambienti neutri o architetture classiche costituivano i luoghi in cui vivevano elementi associati tra loro, oppure totalmente isolati.
[...] Ora la sfera e l’architettura sono le protagoniste indiscusse. Scorci reali, rielaborati dal subconscio, si misurano con la nuova firma dell’artista (la sfera, appunto).
Approfitto di questo piccolo spazio per rendere omaggio a mio padre, Claudio Galeotti, con cui ho potuto collaborare in questa mostra per un'ultima volta.
Mi manchi tanto e metterò un po' di te in ogni cosa che faccio.
A Claudio